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Io non posso entrare?

"Nasce negli USA questa tendenza ad aprire locali pubblici nei quali è vietato l’ingresso ai bambini ed ora sta prendendo piede anche in Eruopa e in Italia, sebbene non sia ancora possibile per legge vietare l’ingresso ai bambini (è possibile solo agli albergatori ma solo se il minore, ma in questo caso anche l’adulto, non possiede un documento d’identità valido). Si chiama “no kids zone” e nasce come spunto preso da un libro di Corinne Maier, madre di due figli: “Mamma pentita, No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli“.

La cosa sconcertante è che questi locali, alberghi o ristoranti che siano, sono sempre pieni, il tutto esaurito fa pensare che il mercato abbraccerà sempre di più questa tendenza.


L’Italia quindi è un paese che tenderà a perdere quella nomea di paese familiare, simbolo della famiglia, non solo come famiglia numerosa, ma proprio come famiglia con figli?


Purtroppo spesso capita di vedere bambini irrequieti correre tra i tavoli, far inciampare i camerieri e disturbare gli altri commensali. Un bambino al ristorante è sacrificato, quindi o è molto educato e paziente da stare al tavolo, o i genitori devono saper coinvolgerlo nei loro discorsi o con dei giochi che allevino la noia della cena lunga, oppure forse sarebbe meglio cercare locali che abbiano l’angolo per i bambini, un’area gioco. In questo modo non nascerebbero locali dove l’ingresso dei bambini non è gradito. In fondo siamo stati tutti bambini…"


Tratto da www.eticamente.net.

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